Care aziende, usate il web....non fatevi usare !

Internet, i motori di ricerca (leggi: google) e i social media (leggi: facebook) hanno rimodellato il modo in cui ci avviciniamo all’informazione e costruiamo la nostra opinione su ciò che ci circonda.

E questo non solo a causa della “bolla” creata dagli algoritmi, che registrano il comportamento online e propongono contenuti in linea con i propri gusti, ma soprattutto perché gli utenti tendono a leggere e condividere soltanto le notizie che confermano i loro pregiudizi ignorando quelle che li contraddicono.

Inoltre, quando parliamo di business, ricordiamoci sempre che i grossi operatori hanno tutto l’interesse a gestire l’informazione commerciale in modo da favorire quella a pagamento o comunque pilotare quella su cui hanno specifici interessi.

È vero, esistono moltissimi strumenti gratuiti, o comunque molto economici, a disposizione per farci conoscere e sicuramente questi vanno utilizzati ma non sempre bastano e, ancora una volta, la sinergia di più strategie e più canali è la chiave giusta. Fare della pubblicità a pagamento ci consente, però, di colpire in modo più preciso il target a cui facciamo riferimento ed avere riscontri più precisi in termini di ROI (ritorno degli investimenti).

COSA FARE DOPO IL PRIMO CONTATTO?

L’importante è, una volta che il visitatore accede al nostro sito, stabilire un contatto permanente, raccogliere informazioni, profilare e fidelizzare in modo tale da poter utilizzare sistemi di comunicazione diretta e personalizzata (come l’email in primis e l’invio di newsletter, ma perché no, anche una cartolina spedita a casa).

A questo scopo potrebbe convenirci offrire qualcosa che abbia un valore, per esempio l’invio a casa di una “chiavetta da x GB” brandizzata contenente qualcosa di utile e interessante: l’invio necessiterà di una registrazione del nostro potenziale cliente.

Ricordiamoci che quando Facebook acquistò Whatsapp nel 2014, pagò più di 40$ per ogni utente, questo ci fa capire “il valore” dell’informazione personale. (http://www.corriere.it/tecnologia/14_febbraio_19/facebook-compra-whatsapp-operazione-19-miliardi-71c80624-99b3-11e3-89bf-8cd8af0e5a04.shtml)

Le tecnologie in campo sono molte e per ottenere dei risultati tangibili e di prospettiva è a nostro avviso sempre più importante affidarsi a chi ha vere competenze nel campo.